Quando ero bambina, mi vedevo su un aereo, con una valigetta elegante, pronta a incontrare il mondo. Firmare contratti, parlare più lingue, conoscere persone, esplorare culture. Nessuno lo capiva, ma quel sogno era così reale per me da sentirlo nella pelle.
Eppure, all’epoca, tutto sembrava andare nella direzione opposta.
I professori dicevano che non ero abbastanza brava, che non parlavo bene l’italiano e che sarebbe stato meglio scegliere una scuola più “alla mia portata”. A casa, il consiglio era chiaro: trova un indirizzo che ti garantisca un lavoro sicuro.
Ma io no. Io ho sempre avuto una piccola fiamma dentro. Un’ostinazione dolce, ma potente.
Ho scelto proprio quella scuola che tutti mi avevano sconsigliato. Mi dicevano che sarei stata bocciata, che era troppo difficile. Ma era l’unica che aveva le materie giuste per realizzare il mio sogno.
E lì ho imparato la prima lezione che oggi insegno anche ad altre donne: la presenza.
Restare concentrata. Essere nel momento. Assorbire tutto.
E così, nonostante mille difficoltà, mi sono diplomata con un voto eccellente, tra le migliori dell’istituto.
Mi sono ritrovata in un ufficio, con un lavoro “sicuro”, ma il mio sogno di viaggiare era sempre lì. Vivo, vibrante.
Intorno a me, colleghi tristi, stanchi, rassegnati.
E io sentivo che non volevo finire così.
Quella è stata la seconda lezione: non vivere lamentandoti di una vita che puoi cambiare.
E poi è arrivata l’opportunità.
Un annuncio. Un curriculum inviato d’impulso.
Un mese dopo, ero Manager per l’America Latina.
Viaggiavo. Parlavo lingue diverse. Facevo esattamente quello che avevo sognato.
Ero felice. Realizzata. O almeno così sembrava…
Poi qualcosa è cambiato.
Avevo realizzato tutti i sogni della mia “testa”, ma l’anima era inquieta.
C’era una voce che sussurrava: “Non basta”.
Sentivo che la mia realizzazione non era solo viaggiare o avere una carriera importante. C’era un altro sogno che stava nascendo, più profondo, più radicato, più vero.
Quella voce è diventata più forte quando ho scelto di diventare madre di nuovo.
La mia azienda mi ha costretto a scegliere: carriera o maternità.
Ho scelto la maternità. E non me ne sono mai pentita.
Questa terza lezione è stata la più grande: una donna non deve scegliere tra amore e realizzazione.
Può avere entrambe. Ma deve avere il coraggio di creare una nuova strada.
Quella che ancora non esiste.
Oggi sono una professionista nel benessere e nella consulenza sessuale, e guido altre donne nella riscoperta del piacere, della libertà, del corpo e della relazione. Ma non è solo questo.
Ho trovato il mio scopo.
E a luglio 2025, quel sogno prenderà forma concreta in un progetto che è puro fuoco e verità.
Un percorso per chi sente il richiamo dell’anima, per chi vuole cambiare vita, per chi sa di avere una missione nel mondo e desidera portarla a compimento.
E tu? Hai mai pensato di diventare una professionista del benessere sessuale e relazionale?
Non è una domanda da poco.
È quella che può cambiare ogni cosa.
Perché non si tratta solo di una carriera.
Si tratta di chi sei veramente.
E di chi puoi diventare, se scegli di ascoltare la tua voce interiore.
Ti invito a seguirmi.
A lasciarti ispirare.
A scegliere il coraggio, anche quando fa paura.
Il primo luglio 2025 comincia un nuovo viaggio.
E potrebbe essere anche il tuo.
Con amore e gratitudine,
Xiomara Leiva